Il KT era una piccola unità francese della stazza di circa 800 tonnellate, passata in mano tedesche in seguito all'occupazione della Francia, ed adibita probabilmente a dragamine, con a bordo un equipaggiamento bellico leggero. Nel freddo di una mattina dell'aprile 1944 un sottomarino alleato la centrò con uno dei due siluri che le aveva scagliato contro, affondandola al largo del Promontorio di Sestri Levante. Non risulta dalle cronache che vi siano state delle vittime tra l'equipaggio, sbarcato a Sestri Levante con dei motoscafi. Il relitto giace in assetto di navigazione in acque profonde, tra i 35 metri, profondità del traliccio sul cassero, ed i 60 metri, su fondo melmoso. La poppa devastata dall'esplosione è ricoperta da pericolose reti a strascico con i galleggianti ancora attaccati. Tutto ciò rende l'escursione estremamente impegnativa, adatta a subacquei già esperti, e l'immersione va pianificata con molta attenzione, e intrapresa solo in perfette condizioni ambientali. Tuttavia il KT merita una visita, è infatti uno dei più bei relitti al mondo, a parte la zona poppiera è ancora in ottime condizioni, con pure ancora integro è il suo carico di armamenti. L'emozionante immersione inizia con una lunga discesa nel blu, per arrivare in prossimità del traliccio, al cassero, dove sono visibili su degli scaffali i caricatori dell'antiaerea, alla prua, con il tagliamare appuntito e le ancore ancora a posto, agli armamenti e le stive, il tutto ricoperto spesso da stupende incrostazioni di attinie gioiello (Corynactis viridis) di un colore fucsia intenso, e circondato da una ricca e variopinta fauna marina.